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CURIOSITA' - seconda parte -

Chi fu il Re che unificò l'Egitto?
Menes Il regno dell'Alto Egitto si estendeva a sud dell'attuale Cairo fino ad Assuan.
Menes, che reggeva l'Alto Egitto, quindi come simbolo indossava una corona bianca a forma di cono, conquistò anche il Basso Egitto intorno al 2850 a.C. ed adotto una doppia corona, quella bianca dentro quella rossa.
Cambiò anche il nome e si fece chiamare Narmer, "signore delle Due Terre".
Costruì la capitale del suo duplice regno, Menfi, a sud-ovest del Cairo.
Secondo la tradizione, la città aveva una cinta di mura bianche.
Sappiamo che Menes-Narmer regnò per 62 anni e che fu ucciso da un ippopotamo e subito dopo la sua morte fu proclamato immortale e adorato come una divinità.

Ogni colore aveva un significato
Per gli antichi Egizi ogni colore aveva un preciso significato.
Il verde ed il turchese, che richiamavano la vegetazione e l'acqua, rappresentavano la giovinezza e la rigenerazione.
Il verde veniva prodotto polverizzando la malachite
Il rosso, come il deserto, rappresentava il caos (gli egizi elencavano in rosso i nomi delle entità ritenute pericolose). Per avere il rosso si utilizzava l'ossido di ferro anidrato.
A questo colore si contrapponeva il nero della terra fecondata dal limo, che simboleggiava l'eterno rinascere della natura Il nero era ricavato dal carbone o dall'ossido di manganese.
Il giallo, il colore dell'oro, era associato alle membra degli dei. Per ottenerlo si usavano l'ossido di ferro idratato.
Il bianco e l'argento, corrispondeva alle loro ossa. Il bianco si ricavava dal gesso o dal calcare, finemente tritato.
Il blu dei lapislazzuli simboleggiava i loro capelli. Per ottenerlo si utilizzava l'azzurrite.
Il legante per i colori non è stato ancora identificato con sicurezza.
Forse venivano utilizzati materiali gommosi, cera d'api e bianco d'uovo.

Quali divinità adoravano gli egizi?
divinità A partire dal Medio Regno (2134-1668 a.C.) il culto del Ra, signore delle divinità cosmiche, divenne religione di stato.
La maggiore divinità locale era Ammone, dio dell'aria, che era adorato nella città di Tebe e che fu identificato poi con Ra, il dio Sole e chiamato Ammon-Ra.
Altre divinità locali erano Bast, la dea dalla testa di gatto; Api dall'aspetto di toro e Toth, la divinitò del sapere e della luna, raffigurata di solito con la testa di ibis.
Osiride aveva il doppio ruolo di dio della morte e della vegetazione.
Iside, sua moglie e sorella, era considerata "la madre delle cose".
Horus, loro figlio, raffigurato con testa di falco, reggeva il mondoi celeste.
Setekh, il dio-cielo, era fratello di Osiride.
Anubi, raffigurato con la testa di sciacallo, era il dio della morte.
Gli egizi credevano che il faraone fosse la personificazione di Osiride e di Horus.

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